Rarità
Hydrangee.
Adoro le hydrangee e le coltivo da quasi 9 anni, da quando mi sono trasferita nella mia attuale casa e ho un giardino idoneo alla loro coltivazione. Non ho terra acida, o meglio solo in alcune zone del giardino è acida, ma è fondamentalmente argilla. Pochissime sono le zone in cui il terreno è ottimale per le acidofile. Terreno quindi apparentemente inospitale ma in realtà in questo ambiente la maggior parte delle ortensie può vivere, se adeguatamente irrigata e, a seconda della specie, più o meno ombreggiata.
Tanta è la mia passione che ho iniziato a studiarle e cercarle e, guardando le foto pubblicate su un gruppo fb francese sono arrivata a questa roba che più che un’ortensia pare un alieno: l’hydrangea macrophylla Snell. In realtà io cercavo la Mikawa Chidori, che le assomiglia tantissimo nei fiori. Acquistata dal mio vivaista preferito, il Vivaio Tara di Bolsena, e collocata in giardino, sin da subito mi ha meravigliato per la delicatezza e la particolarità dei fiori.
A distanza di poco tempo, chiacchierando con il Sig. Di Sorte, il titolare, lui mi dice: ma sa che la Mikawa Chidori in realtà è la Snell? E inizia a descrivermi lo studio che c’è stato dietro, il confronto tra le due varietà che all’apparenza, ma solo ad uno sguardo veloce paiono uguali, mi descrive il dettaglio dei fiori di entrambe e… e aveva ragione. L’hydrangea che avevo in giardino non era la Mikawa Chidori ma la Snell.
Ma quanto è bella!
Si tratta di un arbusto abbastanza ampio che, a maturità, credo assumerà la forma di piramide rovesciata, con foglie grandi verde chiaro (che piacciono molto a qualche insettino che transita in giardino, viste le mordicchiature) i cui fiori sono tutti fiori fertili, composti da 4, talvolta 5 sepali appuntiti, al cui interno si apre un bottoncino di microscopici fiorellini. Non dovrebbe raggiungere un’altezza superiore al metro e 20, tanto che l’ho collocata nella parte anteriore di un’aiuola in cui ci sono le peggiori condizioni del mio giardino: fortissima competizione radicale con tassi di oltre 20 metri. Lei ce la fa. Se riesce qui, non so cosa potrebbe fare in condizioni migliori. Attualmente è rosa, ma proverò ad acidificare il terreno e vedere come diventa in abiti azzurri.
Tanto è poco diffusa che non so se si tratta di una varietà antica ma non credo, se così fosse i testi e i siti specializzati la descriverebbero. Cercherò di documentarmi e scoprire qualcosa in più
2 Comments
Emmanuelle
Bonjour Mara .Une belle passion pour les hydrangeas et il est très joli ,je ne le connais pas Ici aussi ma terre est argileuse et à la plantation j’y ajoute un peu de terre de bruyère ,je n’ai jamais su obtenir des bleus ce n’est pas faute d’avoir essayer ,en Bretagne leur terre est bien propice et les bleus superbes .
Je vous souhaite bonne chnce pour vos recherche dans la documentation et vous souhaite par la même occasion un très bel été .
Amitié jardinière .
Emmanuelle
Mara Ferrari
Bonsoir Emmanuelle, quel plaisir de lire votre message. Vous avez raison, malheuresement les bleus sont très difficiles aussi en Italie, surtout en plain terre. La Bretagne plùtot est parfaite pour avois des bleus excellents. Quel dommage. Merci pour votre message et pour Merci pour vos voeux de bonne chance. Bel été a vous aussi (il fait très chaud aujourd’hui…).
Amitié.
Mara