Bulbose,  In giardino

Fritillaria imperialis

Oggi parliamo della Fritillaria imperialis, pianta dal fiore bizzarro e appariscente.

Fritillaria è un genere di erbacee bulbose perenni  È caratterizzato da fiori (pendenti) a campana o a coppa) con segmenti eretti nella parte superiore, l’odore dei fiori e della pianta per qualcuno è sgradevole e ricorda l’aglio, in pratica a meno di ficcarci il naso dentro non lo si percepisce.

Dicono che proprio per queste sue caratteristiche olfattive contribuisca a tenere lontane arvicole e talpe. Se tentate la coltivazione fateci sapere se corrisponde a verità.

I bulbi in genere sono costituiti da poche scaglie carnose ben impacchettate con una tunica traslucida che scompare con un’ulteriore crescita del bulbo. Tuttavia, alcune specie hanno bulbi nudi con molte squame e bulbilli vagamente attaccati , simili a quelli del Lilium strettamente correlato .

Una pianta extracomunitaria, ha origini negli altopiani di Iran e Kurdistan, è una pianta molto appariscente a fioritura primaverile, è molto sensibile ai ristagni, infatti nel mio giardino è quasi impossibile preservare i delicatissimi bulbi dall’umidità eccessiva dei nostri terreni.

Guardate qual è il suo ambiente naturale e capite perchè ama un terreno molto drenato.

Immagine tratta da Wikipedia

I bulbi delle fritillarie sono piuttosto delicati e non dovrebbero stare fuori dal terreno più di tanto altrimenti si seccano e perdono di vitalità.

Delicatezza molto più accentuata su altre varietà meno appariscenti tipo la persica, la vulpis o la meleagris che per la difficoltà di trovare bulbi freschissimi non sono mai riuscito a coltivare.

Allora, riassumendo, qualche semplice regola per tentarne la coltivazione:

– terreno molto drenato, qualcuno suggerisce di mettere sabbia o ghiaietto sotto al bulbo.

– bulbi freschissimi da piantare immediatamente non appena compaiono sul mercato a fine estate.

– profondità di impianto pari al diametro del bulbo (come per tutte le bulbose)

– lasciar seccare gli steli sfioriti prima di togliere dal terreno il bulbo (nel caso non si intenda lasciarli interrati)

– una nota di piantagione consiglia di interrare i bulbi piegati a 90° rispetto alla fossetta centrale degli stessi per scongiurare che l’acqua delle piogge ristagni al centro facendoli marcire; in pratica non ho mai seguito questa regola.

Nicola Casale.

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